Programma
- Diligenza esigibile dall’avvocato (art. 1176, comma 2, c.c.).
- Profili di responsabilità dell’avvocato:
- Non conoscere le norme (sostanziali o processuali)
- Non conoscere la giurisprudenza (almeno quella consolidata o delle s.u.
- Non informare il cliente.
- Profili di responsabilità dell’avvocato per le cause di responsabilità medica
- Genericità dei motivi nel ricorso per cassazione
- Attività di consulenza
- Mandato gratuito e rilevanza sul grado della colpa
- Omessa impugnazione di atti
- Omessa attività difensiva
- Patrocinio infedele
- Abuso del processo con onerose o plurime iniziative giudiziali ingiustificate
- Omessa citazione di un teste
- Decadenza dalla costituzione di parte civile
- Scelta del giudizio ordinario anziché monitorio
- Mala gestio dell’attività istruttoria
- Omessa notifica di atti
- Omessa comunicazione di una sentenza al cliente con scadenza del termine per impugnarla
- Omessa trascrizione di atti
- Parere errato
- Consigli o pareri inadeguati
- Omessa interruzione della prescrizione
- Obbligo di eseguire correttamente le notifiche
- Compimento di atti nulli
- Verifiche preliminari all’introduzione della lite
- Omessa impugnazione
- Mala gestio della lite
- Consenso informato
- Concorso di colpa del cliente
- Esclusione di colpa ex 2236 c.c.
- Uso di espressioni sconvenienti o offensive
- Firme apocrife
- Autentica di firma falsa
- Mancata corretta individuazione del convenuto
- Interloquire con il giudice in merito al procedimento in corso senza la presenza del collega avversario
- Richiesta di decreto ingiuntivo ordinario invece che provvisoriamente esecutivo
- Richiesta di prove inutili rivelatisi pregiudizievoli
- Omessa tempestiva richiesta di documentazione al cliente
- Trattenere immotivatamente la documentazione fornita dal cliente precludendo la possibilità di ricorso all’a.g.
- Limiti all’esercizio della professione di un avvocato «stabilito»
- Concorso del cliente nella responsabilità dell’avvocato
- Difensore senza procura
Profili deontologici e responsabilità disciplinare
- doveri dell’avvocato verso il cliente
- comportamenti lesivi della probità, dignità e decoro
- vita privata del professionista
- conflitto di interessi
- patrocinio infedele
- informazioni pubblicitarie sull’attività professionale
- concorrenza sleale tra avvocati
- rapporto dell’avvocato con i mezzi d’informazione
- lettera offensiva ai colleghi
- avvocato che contatta direttamente la controparte
- intensa attività lavorativa e dovere di formazione
- regola di condotta: norme di legge e regole deontologiche
- dovere di fedeltà
- dovere di diligenza
- dovere di competenza
- dovere di aggiornamento
- divieto di accaparramento della clientela
- obbligo di informazione
- rapporti tra giudizio disciplinare e giudizio penale?
- attività incompatibili con la professione di avvocato
- responsabilità e perdita del diritto al compenso
- d. palmario
- accordo che attribuisce all’avvocato l’integrale compenso anche nel caso di revoca medio tempore dell’incarico professionale
- colpa quale illecito deontologico
- praticante e violazione delle norme deontologiche
- Sanzioni disciplinari e cenni sul relativo procedimento
Casistica
- assenza ingiustificata all’udienza
- dare della «ragazzina» alla collega
- denigrazione dell’ex collaboratore di studio
- mancata restituzione del denaro in deposito fiduciario
- insulti e dare dell’incapace al collega
- stress e condotta sconveniente
- informa il cliente via whatsapp e sms
- omissione o ritardo nell’emissione di fatture relative a compensi incassati
- assistenza di un coniuge o convivente contro l’altro, dopo averli assistiti entrambi in controversie familiari
- inadempimento del mandato professionale
- espressioni sconvenienti od offensive ed exceptio veritatis
- produzione di corrispondenza riservata
- pubblicità e prestazioni a prezzi simbolici
- nominativi di colleghi di studio senza autorizzazione
- definirsi «specialista» senza avere conseguito l’abilitazione
- citare il nome dei clienti
- premio per migliore avvocato dell’anno, senza indicare la fonte
- millantare falsamente successi professionali
- avvocato che viene sfrattato e sospensione dalla professione
- stratagemma difensivo deontologicamente scorretto
- nomina di un nuovo difensore e obblighi a carico del precedente avvocato
- difesa pregiudizievole per il cliente, ma mezzi sollecitati dal cliente
- compensi o acconti manifestamente sproporzionati
- avvocato che non paga il domiciliatario
- non comunicare all’ordine di aver cambiato recapito
- violazione del segreto professionale
- appropriazione del denaro dei clienti o degli amministrati
- emissione di assegni a vuoto
- rifiuto di comunicare al cliente i dati della polizza
- avvocato che si incontra con i testimoni
- false informazioni al cliente
- minaccia di azioni sproporzionate e vessatorie
- falsificazione degli atti del processo
- omesso accertamento dell’identità della persona che conferisce la procura
- offese al giudice
- comportamento violento
- non pagare il proprio commercialista
- chiedere la parcella minacciando il cliente
- condotta della segretaria
- rifiuto ingiustificato di prestare la propria attività difensiva in favore di persona ammessa al gratuito patrocinio
- eccezioni processuali infondate e inconsistenti
L’incontro si propone di analizzare la responsabilità dell’avvocato sia sotto sia sotto il profilo civile, sia il profilo deontologico-disciplinare,
Con riferimento alla responsabilità professionale dell’avvocato negli ultimi anni si assistito ad un notevole aumento del contenzioso in materia tanto da dar vita ad un “sottosistema” della responsabilità civile con propri princìpi e regole di condotta (es: consenso informato, perdita di chance, onere della prova) e con specifiche strategie processuali.
Verranno analizzati i comportamenti del professionista censurabili sotto il profilo della responsabilità civile, alla luce della più recente giurisprudenza della Corte di Cassazione. Verranno analizzati anche i profili deontologici dell’avvocato alla luce della più recente giurisprudenza del CNF e delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. Il seminario si caratterizza per il taglio pratico con risposta ai quesiti posti dai partecipanti
In diretta on line e in presenza presso Grand Hotel Mattei, Via E. Mattei 25, Ravenna
24 ottobre – orario 10:00-13:30 / 15:00-18:30
Quota di iscrizione a listino per partecipante € 95,00 + IVA 22% (115,90)
Prezzo in promozione per iscrizioni entro il 14 luglio per la partecipazione in presenza: € 35,00 + IVA (42,70)
Prezzo in promozione per iscrizioni entro il 14 luglio per la partecipazione online: € 60,00 + IVA (73,20)
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